Dopo aver approfondito la storia del cioccolato di Torino, oggi vogliamo scendere più a Sud e spostarci nella calda ed emozionale Sicilia, dove parleremo del cioccolato di Modica.
Tipica cittadina situata nel cuore siciliano, ci racconta di un paese intriso di aria salina, costituito da spiagge mozzafiato e da una gastronomia tipica del Sud Italia, fatta di sapori intensi e da colori incredibili. Qui tutto ricorda il mare e il suo fantastico senso di libertà. Il cioccolato non è da meno e ci riporta a ripercorrere i passi dei nostri antenati.
Prodotto tipico di una delle zone più conosciute di Ragusa, può vantare una vita interessante e ricca di avventure. Dal gusto intenso e delicato al tempo stesso, sa raccontare a ogni morso il suo passato misterioso e leggendario.
Goduria estrema del palato, è molto famoso in particolare per la sua lavorazione. Il cioccolato di Modica, infatti, viene prodotto allo stesso identico modo di come si faceva nell’antichità. Questo spettacolare “cibo degli Dei” risale all’ormai lontanissimo 16° secolo e ne dobbiamo la conoscenza grazie al popolo azteco. Sono loro che se ne sono presi cura fino al momento in cui, per nostra fortuna, è arrivato alle nostre sponde grazie alle esportazioni successive da parte degli Spagnoli.
Ciò che forse dimentichiamo è che l’intera area meridionale dell’Italia, Modica compresa, prima ancora che il Nuovo Mondo fosse scoperto, era sotto il dominio spagnolo. Di conseguenza, da quello che ora è conosciuto come il Messico, furono esportati i prodotti tipici del luogo: peperoncini, patate, pomodori e, per l’appunto, cacao.
La particolarità del cioccolato di Modica, però, deriva dalla sua tecnica di produzione. Come accennato in precedenza, questa non è cambiata nei secoli ed è stata mantenuta originale e intatta, in modo da ottenere il cioccolato direttamente dalle fave senza l’aggiunta della lecitina di soia.
Cioccolato di Modica: lavorazione tradizionale
Anche gli strumenti sono rimasti quasi intatti. Un passaggio importante dell’antico processo tradizionale richiede, infatti, la lavorazione del cacao sul metate messicano, una lastra di pietra lavica provvista di un mattarello in pietra. Serviva a macinare i semi di cacao, tostati su un fuoco che non permette allo stesso di superare i 40°. Ciò significa che nel momento in cui viene aggiunto lo zucchero, questo viene mescolato ma non fuso, formando così la consistenza granulosa che rende il cioccolato di Modica famoso in tutto il mondo.
In questa spettacolare e suggestiva area siciliana, il cioccolato non viene servito sempre da solo. Ottimo da gustare così com’è, viene però spesso accompagnato da una serie di accostamenti sublimi che ci invidiano in molti Paesi.
Infatti, sappiamo che la sua produzione è nota anche per gli incredibili abbinamenti con la vaniglia e la cannella, due sapori forti e intensi che si combinano benissimo con l’aroma delicato del cacao.
Oggi possiamo trovare all’interno dei locali più antichi ogni tipo di combinazione, tra cui la noce moscata, il pepe bianco, gli agrumi, il cardamomo, il sale marino e tantissimi altri…
Tradizionalmente si mangia insieme a un pezzo di pane o, addirittura, viene utilizzato in cucina per creare torte deliziose a cui nessuno è in grado di resistere.
E tu hai mai assaggiato il cioccolato di Modica? Ti è piaciuto? Come lo hai mangiato? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
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